L`intero Palas come coro Baglioni conquista Ancona

L'intero Palas come coro Baglioni conquista Ancona Tre ore di concerto, trentatrè brani, un trionfo ALESSANDRA NAPOLITANO ANCONA - TRENTATRE' grandi successi dagli anni '70 ad oggi per tre ore spettacolari e ininterrotte di concerto. Claudio Baglioni e il suo ConVoiTour accendono la notte al PalaRossini che sfiora il tutto esaurito. Tra il pubblico ci sono soprattutto adulti ma anche uomini e donne di tutte le generazioni cresciuti con le note del cantautore o semplicemente fan appassionati della straordinaria bellezza dei testi. Pochi minuti dopo le 21 il tanto atteso spettacolo ha inizio. Su 'Notte di note, note di notte' Claudio sale sul palco passando direttamente per le prime file della platea che immediatamente si alza in piedi. Indossa un caschetto di protezione ma lo appoggia quasi subito. Ad attenderlo, un gruppo di 13 "operai" polistrumentisti tra i quali due batterie, due chitarre, tre tastiere e ben cinque vocalist. Lo spazio scenico, un multiforme non-palco è in continua evoluzione e ricorda un cantiere. Ci sono impalcature, pedane e caschetti di protezione. Lo spettacolo rappresenta una costruzione in cui i brani del passato fungono quasi da fondamenta indispensabili per la costruzione dei suoi nuovi brani. Su un telo bianco una grande scritta rossa simile ad un graffito attira l'attenzione del pubblico: "Tutta un'altra musica". Ed è proprio così. Sono le intramontabili melodie di Baglioni a conquistare il centro della scena e a fare da protagonista. Non ci sono maxi schermi, non ci sono effetti speciali particolari solo un gioco di luci che colora la scena lasciata spesso al buio e illuminata solo da tenui fari. Un concerto dallo spirito rock e dai contenuti pop che suscita grandi emozioni nelle migliaia di persone presenti. Instancabile, il pubblico seduto tra gli spalti canta a memoria le parole di ogni canzone che l'artista romano propone. Alla potente e strepitosa voce del cantautore fanno eco le infinite voci degli spettatori del PalaRossini. I trentatreฬ brani cantati tutti d'un fiato da Baglioni, attraversano ben quattro decadi da "Questo piccolo grande amore" (1972) a "Con voi", l'ultima raccolta di inediti, datata maggio 2013. Ad ogni canzone che termina uno scroscio di applausi. Non c'è tempo per parlare, Baglioni prosegue con la sua scaletta lasciandosi sfuggire solo un "ciao" ai tanti giunti anche da fuori regione per vedere il loro idolo esibirsi dal vivo. Cambia spesso strumento ma a fare da calamita sul palco è la sua voce. La prima ora di concerto è tutta interamente dedicata ad evergreen quali E tu come stai, Dagli il via e Poster dove Baglioni seduto su una panchina posta al centro del palco, con la sua chitarra acustica al collo, interpreta la canzone accompagnato dai cinque vocalist della sua band. Ben presto l'atmosfera si scalda. L'emozione diviene protagonista sulle note di Amore Bello con il pubblico che canta in estasi, si alza in piedi e batte le mani a tempo di musica. In scaletta brani anche meno noti come Acqua dalla luna e Gagarin. Poi è la volta di lasciar spazio al presente con Dieci dita, E noi due là, In un'altra vita e Una storia vera. Si ritorna poi nuovamente al passato con Avrai che il cantautore propone accompagnandosi al pianoforte con un quartetto d'archi nascosto dietro ad un grande telo realizzando un gioco di ombre cinesi. Accendini e lucine dei cellulari brillano nel buio del PalaRossini quando Baglioni intona le immortali E Tu e Questo piccolo grande amore. Non sono mancati momenti piuฬ€ ironici e ad atmosfere quasi folk come nel caso di Porta Portese e W l'Inghilterra. Non poteva terminare il concerto senza aver cantato uno dei brani che hanno fatto la storia del grande pop d'autore italiano, Strada facendo. 

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