BAGLIONI DA RECORD, 5 ORE DA SOLO SUL PALCO ONE MAN SHOW TRA ANEDDOTI E CANZONI RISERVATO A SOCI CLAB

  Alla soglia dei 60 anni, il prossimo 16 maggio, Claudio Baglioni si conferma un maratoneta generoso e instancabile. Dopo avere annunciato una lunga lontananza dalle scene sul palco del concerto di Capodanno, sotto le stelle di Roma, ieri il cantautore ha deliziato i suoi fan per quasi cinque ore, un record, da solo sul palco con le sue chitarre. L’occasione? Il XV Raduno del Clab, il suo fan club. Circa 1500 i presenti nel Teatro Tendastrisce della capitale. L’evento esclusivo era riservato ai soci che avevano pagato la quota di iscrizione 2010 nell’anno passato. Ma alla notizia di questa opportunità di vedere dal vivo (in un periodo di latitanza) il proprio beniamino, decine di fan hanno tentato di interpretare la regola ‘all’italiana’ ricorrendo a qualche escamotage come fare un bonifico nell’anno in corso con la causale 2010. Rigida e inflessibile l’organizzazione che non ha ammesso chi non era a posto con la vecchia iscrizione. ‘’Le regole sono regole e vanno rispettate’’, ha detto chi era dentro, e così, quando il padrone di casa, impietosito, ha chiamato i suoi fan a votare per alzata di mano per decidere se ammettere o meno una quarantina di persone arrivate comunque fuori dal teatro, la maggioranza si è espressa irremovibilmente per il no. Evento a porte chiuse, dunque, al quale è stata ammessa la telecamera di Ansa.it che ha ripreso i momenti più intensi e divertenti dell’incontro: oltre quattro ore e mezza senza sosta tra musica, aneddoti e un esilarante botta e risposta di Baglioni con i fan presenti che gli hanno rivolto domande, talvolta surreali, nello spazio ‘Spunti, appunti e contrappunti’, attraverso apposito coupon.Entrando sul palco, Baglioni ha rivolto il suo primo pensiero all’ amata Lampedusa: ‘’Stiamo vivendo un periodo complicato – ha detto - fino a ieri ho avuto il dubbio se confermare o meno questa nostra riUNI0Ne. Sono preoccupato per i miei concittadini onorari che abitano a Lampedusa e Linosa. La loro principale fonte di sostentamento, il turismo, è pregiudicata per quest’anno. Speriamo che si possa tornare presto da quelle parti. Io ho una malattia di amore per la differenza, l’ asprezza e la bellezza di Lampedusa. Sul fronte della Libia la giornata non è tranquilla nè facile, vi ringrazio di essere qui’’. Una volta espletati gli oneri dell’associazione culturale con l’approvazione dei bilanci, lo spettacolo ha preso il via sulle note di ‘Io una ragazza e la gente’. Poi, come in un album dei ricordi, una lunga carrellata di successi: da ‘Signora Lia’, del primo 45 giri (1970), all’ultimo inedito ‘Per il mondo’, colonna sonora del trionfale tour che ha toccato i cinque continenti, passando da brani per aficionados come ‘Signora delle ore scure’, ‘Pace’, ‘Lampada Osram’ e successi immortali come ‘Amori in corso’, ‘Strada facendo’ e ‘La vita e’ adesso’. Baglioni si è esibito in uno slalom ironico rispondendo alle tante domande dei fan, alcune delle quali forse troppo impegnative per il contesto. Qualcuno ha sdrammatizzato: ‘’Claudio, mi sposi?’’ oppure ‘’Claudio, mi sposo l’11 giugno e mi manca il cantante. Sei libero?’’, o ancora ‘’Vai mai a sbirciare i profili dei tuoi fan su Facebook?’’, ‘’hai mai preso spunto dalla lettera di un fan per una tua canzone?’’, ‘’qual è la frase che avresti voluto scrivere tu?’’, ‘’è vero che nella prima data del tour mondiale a Buenos Aires non avevi più voce dopo i cinque giorni di O’Scia’?’’ e così via… Tra una gag e una canzone, in un vero e proprio one man show, il divo Claudio ha confidato: ‘’In tutti questi anni non ho risposto quasi mai alle lettere che ho ricevuto ma mi è capitato, in alcuni momenti, di trovare un conforto rigenerante in quei fogli’’. E ha confessato: ‘’Dopo Strada facendo ho iniziato ad avere il problema dei testi’’, ricordando la tormentata genesi del doppio album ‘Oltre’, nel ’90, che molti considerano uno dei punti piu’ alti di una carriera costellata da tanti successi. Con un po’ di autocompiacimento e molta autoironia, il cantante di Questo Piccolo Grande Amore si è concesso ai flash e ha giocato ad esorcizzare i primi 40 anni di carriera e quasi 60 di età. ‘’La vecchiaia è una cosa brutta ma l’alternativa è peggio’’. Una battuta anche sui 150 anni dell’unità del Bel Paese: ‘’L’Italia è un Paese ancora immaturo’’, ha detto davanti alla platea colorata da palloncini tricolore.Nelle prime file ecco l’ospite più importante, mamma Silvia, che Baglioni, figlio unico, ha coccolato a più riprese fino a chiamare un applauso per lei. Il brano Lettera, scritto in adolescenza, inizia così: ‘’Mia cara mamma, scusa se solo adesso ho preso carta e penna…’’. Claudio l’ha cantata e la mamma ha sorriso, commossa. Non si è abituata mai ai flash e ai curiosi, anche se il figlio si chiama Claudio Baglioni.

(Ansa)

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